Storia dell’ozono

La storia dell'ozono

L’Ozono (formula chimica: O3) deriva dall’ossigeno ed ha un caratteristico odore agliaceo.

L’ozono si forma da molecole di ossigeno (O2) in prossimità di scariche elettriche, scintille, fulmini.

È un gas instabile (gassoso, a 20 °C ha un tempo di dimezzamento di tre giorni, in soluzione acquosa di 20 minuti). Non può dunque essere conservato, e deve essere prodotto al momento dell’uso. Ha un odore pungente caratteristico – lo stesso che accompagna talvolta i temporali, dovuto proprio all’ozono prodotto dalle scariche elettriche dei fulmini; il suo nome deriva dal verbo greco ὄζειν, “puzzare” – ed è fortemente irritante per le mucose se inalato.

È  un gas essenziale alla vita sulla Terra per via della sua capacità di assorbire la luce  ultravioletta; lo strato di ozono presente nella stratosfera protegge la Terra dall’azione nociva dei raggi ultravioletti UV-C provenienti dal Sole.

L’ozono è presente negli strati alti dell’atmosfera concentrandosi soprattutto a 25 km di altezza dove è presente l’ozonosfera: è considerato un gas serra, ma diversamente da altri gas serra che trattengono l’energia proveniente dalla superficie terrestre, l’ozono assorbe e trattiene parte dell’energia proveniente direttamente dal Sole.

 Impieghi

Usi industriali

Dato il suo potere ossidante, l’ozono viene impiegato per sbiancare e disinfettare, in maniera analoga al cloro.[3]

Tra gli usi industriali dell’ozono si annoverano i seguenti:

. disinfezione dell’acqua negli acquedotti;

. disinfezione dell’acqua delle piscine;

. disinfezione dell’acqua destinata all’imbottigliamento;

. disinfezione di superfici destinate al contatto con gli alimenti;

. disinfezione dell’aria da spore di muffe e lieviti;

. disinfezione di frutta e verdura da spore di muffe e lieviti;

. ossidazione di inquinanti chimici dell’acqua (ferroarsenicoacido solfidriconitriti e complessi organici);

. ausilio alla flocculazione di fanghi attivi nella depurazione delle acque;

. pulizia e sbiancamento dei tessuti;

. abrasione superficiale di materie plastiche e altri materiali per consentire l’adesione di altre   sostanze o per aumentarne la biocompatibilità;

. invecchiamento accelerato di gomme e materie plastiche per verificarne la resistenza nel tempo;

. disinfestazione delle derrate alimentari e del legno.

. ozonizzazione delle camere di stagionatura e/o degli ambienti di stoccaggio, purché in assenza di alimenti.

Usi in medicina umana

L’ossigeno-ozono terapia è una tecnica che sfrutta le potenzialità̀ dell’ozono, combinato all’ossigeno. Stimola e aumenta i meccanismi di protezione nei confronti della produzione di radicali liberi e di sostanze tossiche per le cellule. Attiva la circolazione in tutti i tessuti favorendo il rilascio dell’ossigeno agli stessi svolgendo così diverse azioni:

Principali azioni dell’ozono:

  • analgesica, antiinfiammatoria, miorilassante
  •  antibatterica, fungicida, inattivante virale, immunomodulante
  •  attivante del microcircolo, attivante del metabolismo, favorisce il rilascio dell’ossigeno ematico

Benefici

  •  accelera l’utilizzo del glucosio da parte delle cellule per aumentata glicolisi ed aumento della disponibilità di ATP nelle cellule e nei tessuti, soprattutto quello nervoso
  •  reazione diretta con gli acidi grassi insaturi, i cui legami doppi di carbonio vengono spezzati e trasformati in composti idrosolubili (azione lipolitica)
  •  migliora il metabolismo cellulare e porta così energia al corpo umano
  •  fluidifica il sangue, lotta quindi contro le conseguenze di una cattiva circolazione

sanguigna

  •  rigenera i globuli rossi di sangue, assicurando una migliore trasmissione di ossigeno

e il miglioramento della coagulazione del sangue

  •  elimina una grande quantità̀ di batteri, virus e funghi, o ne impedisce la moltiplicazione.